"Il tempo dell'Avvento è quello dell'attesa, il tempo del Natale è quello della gioia"

2019-12-12

Padre Aldo Magni è il rettore del santuario dedicato san Camillo de Lellis, che si trova nella piazza omonima a pochi passi dalla Casa di Cura. Abbiamo parlato con lui per farci raccontare quale sia il senso dell'Avvento e del Natale per i malati e per chi frequenta il santuario. Si tratta di un cammino che comincia lunedì 16 con la settimana dell'Accolto “per non dimenticare il festeggiato”, primo di una serie di momenti, che si ripete ogni giorno alle 17 fino al 23 dicembre: “Il tempo dell'Avvento è quello dell'attesa - racconta padre Aldo - e l'attesa significa preoccupazione ma anche speranza. Per il malato si tratta di un tempo quindi legato a ciò che può preoccupare immediatamente, nell'attesa di una diagnosi. E, contemporaneamente, c'è la speranza che l'esito sia positivo. Tempo dell'Avvento che poi sfocia nel tempo del Natale, in cui nasce il momento della gioia. L'augurio è che, per chi vive la sofferenza, dopo l'attesa e la preoccupazione ci possa essere la gioia, quando le cose vanno fisicamente bene. E, se questo non avviene, resta comunque la speranza sullo sfondo”.

Si tratta di una condizione che va allargata anche a chi è vicino al malato?
Certamente. L'Avvento e il Natale devono essere un momento di condivisione della malattia con chi è vicino al paziente: la famiglia, le persone care, tutti quelli che si recano alla Casa di Cura anche solo per trascorrere un momento con cui chi è ricoverato.

Un discorso che si allarga naturalmente a chi opera perché il malato venga accolto secondo l'insegnamento di san Camillo de Lellis.
Il tema dell'attesa è quello di una attenzione fiduciosa, fatta di un atteggiamento più che di parole. Si segue lo stile di san Camillo, il suo carisma, quello che invita alla tenerezza nei confronti del malato. La gioia del Natale è poi qualcosa che contagia e che spinge ancor più all'attenzione materna verso chi vive la malattia.

Come camilliani siete anche presenti nel santuario, oltre che nella Casa di Cura.
Alla Casa di Cura ci cercano perché, da punto di vista umano, ci sono la fatica, l'attesa e la speranza. Al santuario accogliamo quelli che si dedicano a una ricerca più spirituale, a chi si rivolge alla Madonna della salute e a san Camillo come protettore dei malati e degli operatori. Vengono parenti e amici che appoggiano nella preghiera i cari che non stanno bene o che devono sottoporsi a esami. Chiedono che le varie situazioni di fatica vengano sostenute dal Bambino che viene, da Maria sua madre e da tutti i santi. Invocano un aiuto, al tempo stesso, spirituale e corporale.

Il tempo del Natale è poi quello della confessione.
Lo è per eccellenza, come a Pasqua. Sono i momento in cui la misericordia di Dio diventa abbondante e in cui, come sottolinea il nostro arcivescovo, si ha a disposizione “un'occasione”. Ci si riconcilia, si esprime il desiderio di riabbracciare una fede che si era forse un po' abbandonata, si invoca la misericordia di Dio per partecipare ai riti del Natale in maniera più degna e consapevole.

 

padre Aldo Magni

Orario messe

Le sante messe vengono celebrate con questi orari:

  • feriali: 7.30, 8.30 e 17.30
  • festivi: 9, 11 e 17.30

Ogni Mercoledì

  • 17.00 Rosario con San Giuseppe
  • 17.30 Santa Messa per gli infermi o per la Chiesa universale

Orario Confessioni

  • Tutti i giorni dalle 16.30 alle 17.30

Ogni Giovedì

  • 16.30 Esposizione e adorazione eucaristica
  • 17.00 Rosario eucaristico
  • 17.30 Messa del Preziosissimo Sangue di Gesù
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