Festa della Sacra Famiglia

2021-01-29
Festa della Sacra Famiglia

Mentre nella liturgia romana la festa della santa famiglia ricorre nella prima domenica dopo il natale, la liturgia ambrosiana celebra questa ricorrenza nell'ultima domenica di gennaio, quasi come prolungamento e dilatazione delle feste natalizie.

La differenza di data non incide però sul significato e sullo scopo di questa festività: spiegare e far risplendere il valore più profondo dell’amore familiare umano. Per questo il modello a cui guardare è quello della famiglia di Nazareth: essa fu una famiglia unica al mondo, perché nel suo seno viveva il Figlio stesso di Dio, ma ha trascorso ugualmente una esistenza anonima e silenziosa in un piccolo villaggio della Palestina come tante altre famiglie ebree di quel tempo; ha provato le gioie, ma anche le sofferenze comuni a ogni famiglia umana, addirittura l'esilio e la persecuzione, ci dicono i vangeli.

Fu, da un lato una famiglia eccezionale, ma dall'altro anche profondamente inserita nel normale svolgimento della vita umana di sempre. È quanto ci insegna il prefazio ambrosiano della messa di questa ricorrenza, quando, nella sua parte centrale, proclama:

Nella casa di Nazareth regna l'amore coniugale intenso e casto;

rifulge la docile obbedienza del Figlio di Dio alla Vergine Madre e a Giuseppe,

l’uomo giusto a lei sposo; e la concordia dei reciproci affetti

accompagna la vicenda di giorni operosi e sereni.

Alla luce di queste parole della liturgia, la famiglia di Nazareth diventa così motivo e occasione di esempio per la famiglia cristiana: anche la famiglia cristiana, infatti, deve essere inserita nel mondo in cui vive e nella normalità quotidiana, ma deve essere anche in un certo senso “eccezionale”, deve cioè fare eccezione rispetto alla normale mentalità mondana, proprio perché nel suo seno porta come fondamento la fede e i valori del vangelo.

Qui emerge chiaramente il compito e la missione di ogni famiglia veramente cristiana: far vedere al nostro mondo questa "eccezionalità" rispetto alla "norma" della mentalità corrente; far capire e far vedere che solo nella eccezionalità della visione cristiana ed evangelica sta la salvezza della famiglia e quindi anche della società e dell'avvenire.

Ma quale è la "norma" del mondo e quale l’eccezione della proposta cristiana?

Un esempio. La "norma" è ormai quella di considerare la famiglia fondata su un amore "sterile", e quindi "egoista", su un amore che come tale si auto-nega: i figli sono considerati un fastidio, quasi un pericolo da cui difendersi; coerentemente è normale la propaganda e la pubblicità in favore dell’aborto e della contraccezione.

Ebbene, a questo mondo che ragiona ormai secondo questi criteri, ritenuti "normali", la famiglia cristiana è chiamata a far vedere che 1'amore vero è quello fecondo, generosamente e responsabilmente aperto alla vita.

Ancora, la "norma" è quella di abdicare spesso, da parte dei genitori, alla educazione dei propri figli, delegandola alla scuola, alla società, alla moda, alla televisione, con risultati deludenti e spesso pericolosi.

A questa "norma" si deve invece opporre l’eccezione della famiglia cristiana, nella quale i genitori hanno il coraggio (e devono averlo!) di educare uomini liberi e moralmente sani, il coraggio di educare i propri figli all’amore e non all’egoismo, anche al sacrificio, se necessario. I genitori cristiani devono avere il coraggio di educare i propri figli alla fede, all’amore verso Dio, al senso religioso dell’esistenza e a tutti quei valori del vangelo che la gioventù non riesce quasi più a trovare, se non all'interno della propria famiglia.

Il testo liturgico del vangelo, ricorda l'ubbidienza del piccolo Gesù, ma nello stesso tempo, anche la disponibilità di Maria e Giuseppe a comprendere il comportarsi di un "figlio" così eccezionale. In anni come i nostri, nei quali il rapporto dei giovani con la loro famiglia subisce mutamenti, attriti, incomprensioni, non è un'indicazione fuori tempo ricordare ai figli il dovere di impegnarsi nell’obbedienza, e ai genitori il dovere di impegnarsi a riflettere, per cogliere il significato di tanti atteggiamenti dei propri figli, senza arroccarsi sulle proprie posizioni, senza irrigidirsi in maniera anacronistica.

La festa della santa famiglia sia un’occasione propizia di preghiera perché le nostre famiglie possano sempre più assomigliare a quella di Nazareth: inserite sì nella normale quotidianità del mondo, ma anche e soprattutto portatrici di quei valori eccezionali propri della fede cristiana, oggi sempre più dimenticati, ma dei quali il nostro mondo, pur senza esserne talvolta consapevole, ha un estremo bisogno per salvarsi.

Orario messe

Le sante messe vengono celebrate con questi orari:

  • feriali: 7.30, 8.30 e 17.30
  • festivi: 9, 11 e 17.30

Ogni Mercoledì

  • 17.00 Rosario con San Giuseppe
  • 17.30 Santa Messa per gli infermi o per la Chiesa universale

Orario Confessioni

  • Tutti i giorni dalle 16.30 alle 17.30

Ogni Giovedì

  • 16.30 Esposizione e adorazione eucaristica
  • 17.00 Rosario eucaristico
  • 17.30 Messa del Preziosissimo Sangue di Gesù
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