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Il sole è il pericolo principale per la nostra pelle: la prevenzione rimane lo strumento più importante

2019-06-28
Il sole è il pericolo principale per la nostra pelle: la prevenzione rimane lo strumento più importante

La dermatologia è la branca della medicina che si occupa innanzitutto della diagnosi e della cura di malattie della pelle come le dermatiti, le malattie di peli, capelli (come la calvizie), unghie e ghiandole (acne). Ma con il dottor Carlo Guidarelli, medico chirurgo specializzato in dermatologia, venereologia, malattie trasmissibili sessualmente, idrologia, climatologia e talassoterapia, da anni al servizio della Casa di Cura San Camillo di Milano, preferiamo parlare di un problema legato anche al clima, all’estate, alla prolungate esposizioni al sole.

Dottor Guidarelli, ci guida nel mondo delle cheratosi attiniche?
Le cheratosi attiniche sono considerate delle lesioni precancerose, quindi possono svilupparsi poi in veri epiteliomi e tumori della pelle. In realtà oggi sono già considerate dei tumori iniziali: sono quelle piccole squamo-croste aderenti che si trovano sul cuoio capelluto o sul viso o sul corpo e sono determinate dall’esposizione solare cronica. Appaiono tipiche di quegli uomini con pochi capelli che in età avanzata hanno lesioni, piccoli scogli sul cuoio capelluto.

Le cause sembrano ben precise: età e raggi solari?
Sì, certo: l’esposizione solare e l’invecchiamento cutaneo sono alla base di queste problematiche. A 18 anni non ce l’hai, a 80 sei pieno. Ma siccome l’età si sta prolungando, bisogna prevenirle per evitare di avere a 80 anni una foresta al cuoio capelluto di tumori della pelle. In realtà, le cheratosi riguardano tutte le parti del corpo foto-esposte, come viso, cuoio capelluto e anche il corpo. Ma sono caratteristiche del cuoio capelluto e del viso.

In che modo si può agire a livello di prevenzione?
Innanzitutto ci sono i soliti filtri anti-solari da mettere spesso nel corso dell’esposizione, poi molto interessante sono i berretti: nel maschio con pochi capelli in particolare, che abbia 30 o 90 anni, va sempre messo il berretto. Non però quelli che si prendono al baracchino del mare, ma quelli tecnici, che si acquistano nei negozi sportivi, quelli che usano gli atleti, spesso esposti al sole. I primi a utilizzarli sono stati gli australiani, che hanno lunga esperienza di gestione del sole: hanno inventato questi cappelli a protezione raggi ultravioletti, che hanno un tessuto o una vernice particolare che riflette i raggi ultravioletti, per cui ci vuole il marchio adatto. Altrimenti un raggio ultravioletto per le sue caratteristiche penetra il tessuto e danneggia ugualmente la cute.

A livello di prevenzione, invece, che cosa consiglia?
Ogni dermatologo dice di fare una visita dermatologica globale all’anno. Consente di guardare globalmente la pelle, di vedere i nei, quelli che stanno degenerando, i tumori cutanei iniziali, le eventuali cheratosi attiniche e la loro evoluzione. Certo, il paziente toccandosi può accorgersi di avere una lesione del cuoio capelluto che non va via, che gratta ma poi ritorna. Però, non essendoci sintomi o dolore, solo il dermatologo può dare una diagnosi esatta.

E subito dopo, ovviamente, indicare la cura…
Oggi le terapie sono sia di tipo medico (abbiamo trattamenti con creme chemioterapiche molto efficaci, ce ne sono di diverse perché la cheratosi attinica sta diventando sempre più un problema preminente), sia di tipo chirurgico (laser, asportazione chirurgica, terapia fotodinamica).

Quali sono le competenze specifiche della Casa di Cura San Camillo in ambito dermatologico?
Certamente la professionalità e la tempestività. La competenza dermatologica è sulla parte medica (e quindi con l’applicazione delle creme), e poi c’è l’eventuale parte chirurgica, di competenza del dermatologo chirurgo perché non tutti i dermatologi sono anche chirurghi. Qui alla San Camillo possiamo attuare in primis le terapie mediche che sono molto valide, ma su lesioni resistenti e coriacee al trattamento medico si deve passare poi all’asportazione o chirurgica o con trattamento laser. Con tempi immediati: in pratica, ti vedo e ti opero, se necessario, perché non ci sono problemi di tempistiche. Siamo rapidi. Ma come primo atteggiamento si fa sempre una iniziale bonifica con creme chemioterapiche, si tratta tutto l’ambito cutaneo perché il danneggiamento è globale.

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