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La festa dell'epifania
Nel mese di gennaio domina la festa dell'epifania, che, nel rito ambrosiano, ha sempre conservato una solennità, se non proprio maggiore, per lo meno pari a quella del natale.
Sappiamo che la parola "epifania", di origine greca, significa letteralmente "manifestazione", dove il primo ed esplicito riferimento è proprio al mistero natalizio nel suo complesso: nel mistero natalizio infatti il Verbo di Dio con la sua gloria si è appunto "manifestato" nella nostra condizione umana nascendo da Maria Vergine.
Nella Chiesa antica tale festa si allargò fino a ricomprendere anche altri episodi della vita di Cristo per commemorare in tal modo altre "epifanie" nelle quali si è ugualmente e pienamente "manifestata" la sua identità singolare di Figlio di Dio venuto fra gli uomini per salvarli.
Più specificamente, questa festa è ricca di richiami biblici, dal contenuto profondamente unitario. Ci permettono infatti di contemplare i vari modi in cui l'amore di Dio si è manifestato a noi: innanzi tutto mandandoci il suo Figlio unigenito nato a Betlemme, salvatore di tutti gli uomini rappresentati dai Magi; poi attraverso la rivelazione della Trinità al Giordano durante il rito del battesimo, quando su Gesù di Nazareth scende lo Spirito e la voce di Dio lo proclama suo Figlio prediletto; e infine attraverso il dono di un vino eccellente e sovrabbondante a Cana di Galilea, così come sovrabbondanti sono i pani della moltiplicazione miracolosa avvenuta nel deserto: vino e pani sono infatti il simbolo della sovrabbondanza dei doni di grazia che in Cristo Signore il Padre ha riversato sull'umanità.
Ma la festa dell’epifania ha anche un significato per così dire "nuziale": nel mistero dell'incarnazione infatti il Verbo ha unito a sé la natura umana come in una specie di unione sponsale infrangibile e indissolubile; e ciò è messo in evidenza da un antico testo liturgico che la tradizione ambrosiana ha conservato fino a oggi come canto di comunione alla messa del 6 gennaio. In esso si contempla la Chiesa Sposa che si unisce a Gesù Cristo suo Sposo divino, e la festa dell’epifania vi è descritta come la festa di nozze tra Cristo e la Chiesa.
Oggi la Chiesa si unisce al celeste suo sposo
che laverà i suoi peccati
nell'acqua del Giordano.
Coi loro doni accorrono i Magi
alle nozze del Figlio del re,
e il convito si allieta di un vino mirabile.
Nei nostri cuori risuona la voce del Padre
che rivela a Giovanni il Salvatore:
«Questi è il Figlio che amo:
ascoltate la sua parola».
Concludendo. Dal giorno in cui Gesù di Nazaret, attraverso le sue "epifanie", si è "manifestato" come luce del mondo, datore di ogni bene e Figlio prediletto del Padre, ogni uomo, se vuole arrivare a Dio e ritrovare se stesso, deve obbligatoriamente fare riferimento a Cristo, non può sottrarsi a un confronto diretto con lui, non può rifiutarsi di registrare la sua vita a partire dalla vita e dall'opera di Cristo.
«Ascoltate la sua parola!». È il Padre stesso che ci suggerisce la via di questo riferimento-confronto con il proprio Figlio: l'ascolto della sua parola, l'adesione di vita al suo vangelo. L'epifania, nella tradizione popolare, conclude le feste natalizie; in ogni caso, con il passare del calendario anche l'atmosfera che si è creata attorno a esse passa rapidamente e rischia di dileguarsi senza lasciare traccia incisiva nella nostra esistenza.
Una cosa sola resta, che è poi quella essenziale e duratura: la parola di Cristo, Figlio prediletto del Padre. Ogni uomo, ascoltando e praticando questa parola, può rendere sempre nuovo e fruttuoso il messaggio perenne dell'epifania nel proprio cuore e nel profondo della propria vita.
Orario messe
Le sante messe vengono celebrate con questi orari:
- feriali: 7.30, 8.30 e 17.30
- festivi: 9, 11 e 17.30
Ogni Mercoledì
- 17.00 Rosario con San Giuseppe
- 17.30 Santa Messa per gli infermi o per la Chiesa universale
Orario Confessioni
- Tutti i giorni dalle 16.30 alle 17.30
Ogni Giovedì
- 16.30 Esposizione e adorazione eucaristica
- 17.00 Rosario eucaristico
- 17.30 Messa del Preziosissimo Sangue di Gesù
- La storia
- La chiesa
- L'altare maggiore
- La facciata
- Il sacello della Madonna della Salute
- L'altare di san Camillo de Lellis
- L'altare di san Giuda Taddeo apostolo
- L'altare del Sacro Cuore di Gesù
- L'altare della Madonna del Carmine
- Via Crucis
- Cappellina di san Giuseppe
- Cappellina di sant'Antonio da Padova
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