Diatermocoagulazione

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La diatermocoagulazione, conosciuta anche come DTC o DEC o elettrocoagulazione, è una tecnica che viene utilizzata per asportare piccole parti di tessuto epidermico, per risolvere alcuni tipi di affezioni e disturbi cutanei e per le cure di piccole lesioni come verruche, condilomi, fibromi penduli, nei, oppure in ambito ginecologico per il trattamento di alcune malattie sessualmente trasmissibili. Attraverso uno strumento, detto diatermocoagulatore, che genera una corrente elettrica ad impulsi, si taglia o cicatrizza la regione interessata dall’operazione. La corrente elettrica si concentra su un catodo di piccole dimensioni che viene messo in contatto con la parte che deve essere trattata, mentre l’anodo viene posizionato in un’altra parte del corpo così da permettere alla corrente di scorrere.

Grazie all’effetto termico provocato dal passaggio della corrente elettrica, la pelle viene incisa e cicatrizzata, rimuovendo la lesione che ha reso necessario l’intervento. E’ possibile modificare la frequenza, l’intensità e la pulsazione della corrente elettrica a seconda del tipo di operazione da effettuare. Può causare bruciare e dolore, per questo motivo la diatermocoagulazione viene effettuata in anestesia locale.

L’operazione può durare da pochi minuti fino a un massimo di mezz’ora, il paziente verrà poi medicato adeguatamente sulle aree trattate e non dovrà forzare il distacco delle croste che si formeranno sulle aree trattate, oltre ad evitare di esporsi ai raggi UV. La diatermocoagulazione è considerata una tecnica molto efficace, che si può eseguire in tempi rapidi e i cui risultati sono sempre soddisfacenti, mentre gli effetti collaterali che potrebbero presentarsi sono generalmente di lieve entità e tendono ad risolversi in modo autonomo e in breve tempo.

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